La sclerosi multipla è una malattia che causa molteplici danni sui nervi cerebrali e sul midollo spinale, che impediscono ai nervi di funzionare correttamente. Le cause della sclerosi multipla sono sconosciute, ma si pensa che il sistema immunitario attacchi e danneggi i nervi del cervello e del midollo spinale come se fossero tessuti estranei: questa viene definita reazione autoimmune.
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Generalmente, i sintomi della sclerosi multipla compaiono all’improvviso (fase detta riacutizzazione) per poi scomparire (fase detta remissione): solitamente, il soggetto gode di buona salute tra una riacutizzazione e l’altra. La maggior parte dei soggetti presenta riacutizzazioni solo ogni uno o due anni, ma possono manifestarsi anche più spesso; ogni riacutizzazione può colpire una parte diversa del corpo e può durare da qualche giorno a qualche mese. Con il passare del tempo, è possibile che i sintomi non scompaiano completamente tra le riacutizzazioni; in alcuni soggetti, i sintomi non scompaiono mai. Indipendentemente dall’andamento dei sintomi di un soggetto, la sclerosi multipla tende a peggiorare lentamente e, se non trattata adeguatamente, può causare disabilità, ma la maggior pare dei soggetti ha un’aspettativa di vita normale.
I primi sintomi comuni della sclerosi multipla sono: formicolio o intorpidimento di alcune parti di braccia, gambe, torace, schiena o viso; debolezza, goffaggine o rigidità di braccia o gambe; zone cieche, annebbiamento o sdoppiamento della vista o dolore quando si muove un occhio; bruciore improvviso o dolori simili a scosse elettriche lungo la schiena, le gambe o le braccia. I sintomi tardivi sono tremori e movimenti irregolari, impossibilità a muovere una parte o la totalità del corpo, crampi muscolari e debolezza muscolare, problemi di equilibrio e deambulazione, stanchezza e debolezza, linguaggio lento ed esitante, depressione o sbalzi d’umore, difficoltà a pensare, ricordare le cose, prestare attenzione o prendere decisioni, vertigini, problemi a controllare la minzione e la defecazione.
La diagnosi di sclerosi multipla viene fatta sulla base dei sintomi ed eseguendo una risonanza magnetica del cervello e del midollo spinale e talvolta, una puntura lombare. Per trattare le fasi acute della malattia, quando compaiono i sintomi, si usano i corticosteroidi. Nei periodi senza sintomi, vengono utilizzati diversi farmaci che aiutano a impedire che il sistema immunitario attacchi i nervi, allo scopo di prevenire gli attacchi acuti. Inoltre, il medico può utilizzare altri farmaci per trattare sintomi specifici come le contratture muscolari, le sensazioni di formicolio, la stanchezza e la depressione. Oltre ai farmaci, alcune attività possono aiutare i pazienti con sclerosi multipla a migliorare la qualità della propria vita e a prevenire le disabilità: attività fisica, fisioterapia, camminare il più a lungo possibile, evitare il calore, come bagni o docce molto calde, evitare il fumo.
Lo yoga, nato in India più di 3.000 anni fa, utilizza tecniche che agiscono sul sistema muscolo-scheletrico, sul sistema cardiorespiratorio e sull'attenzione. Attualmente, l'efficacia e la sicurezza dello yoga nei pazienti con vari disturbi neurologici, tra cui la sclerosi multipla è oggetto di interesse per molti scienziati e clinici. L'obiettivo principale di questo studio era quello di valutare l'effetto dello yoga sui sintomi e sulla qualità di vita dei pazienti con sclerosi multipla rispetto alla sola terapia fisica (esercizio) e a nessun esercizio.
I 36 pazienti (30 donne e 6 uomini) sono stati assegnati in modo casuale a tre gruppi: yoga, terapia fisica o nessuna terapia. Dopo 12 settimane è stato valutato l'effetto dello yoga e della terapia fisica sullo stato funzionale e sulla qualità di vita dei pazienti. I dati sono stati raccolti durante due visite dei pazienti presso il centro: prima dell'inizio dello studio e alla fine del periodo di 12 settimane. Durante ogni visita il medico ha valutato la funzione fisica (attraverso uno strumento chiamato Expanded Disability Status Scale o EDSS), la qualità della vita (con un questionario specifico chiamato SF-36), la fatica, l’equilibrio e il commino (test del cammino di 6 minuti). Non è stata osservata alcuna differenza significativa tra i gruppi per quanto riguarda il miglioramento dei sintomi della malattia (equilibrio, cammino e fatica). Tuttavia, l'analisi degli otto criteri del questionario SF-36 sulla qualità della vita ha mostrato differenze notevoli a favore del gruppo yoga in termini di funzionalità fisica, svolgimento di attività della vita quotidiana, salute mentale e socializzazione.
In conclusione, una pratica regolare di yoga sotto la guida di personale qualificato rappresenta un aiuto valido e promettente per la riabilitazione non farmacologica dei pazienti con sclerosi multipla e disturbi motori.
Lysogorskaia E et al. Yoga vs Physical Therapy in Multiple Sclerosis: Results of Randomized Controlled Trial and the Training Protocol. Ann Neurosci. 2023 Oct;30(4):242-250.
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