Yoga per il COVID-19: una pratica antica per una nuova malattia

 


 

Attualmente, il mondo sta affrontando un'epidemia di una malattia altamente infettiva chiamata COVID-19. In alcuni pazienti (dal 4 all'80% a seconda dei diversi studi) i sintomi sono più gravi e duraturi e possono causare il cosiddetto long-COVID-19, caratterizzato dalla presenza di alcuni sintomi (soprattutto stanchezza, problemi respiratori e mentali) con una durata di superiore a 2 mesi.

 

La pratica dello yoga, compresi il pranayama e la meditazione, può modulare lo stress e l'infiammazione, e potenziare il sistema immunitario, oltre che contrastare alcune forme di infezioni. Poiché lo yoga migliora il sistema immunitario e la salute mentale, può essere proposto come terapia complementare sia nel trattamento del COVID-19 che nella condizione long-COVID-19.


Yoga come approccio mente - corpo per la salute

Lo yoga moderno si è sviluppato tra la fine del XIX e la metà del XX secolo, come ponte tra il mondo della spiritualità indiana e quello della cultura fisica europea, dando vita a una pratica dallo straordinario fascino internazionale e interculturale. Oggi lo yoga è diventato parte integrante della società moderna e la sua popolarità sta crescendo in modo esponenziale. L'uso dello yoga come approccio mente-corpo per la salute si è diffuso con l'aumento della ricerca biomedica sulla psicofisiologia delle pratiche yoga e degli studi clinici sulla terapia yoga.

 

A volte lo yoga viene equiparato all'esercizio fisico, ma lo scopo dello yoga è quello di controllare lo stato mentale attraverso le posizioni fisiche. Per questo motivo gli asana vengono eseguiti con movimenti lenti, respirazione sincronizzata e consapevolezza, diversamente da altri esercizi fisici. Rispetto all'esercizio fisico, lo yoga può essere più efficace nel migliorare le condizioni di salute.

 

Perché praticare yoga durante il COVID-19?

È noto che lo yoga e la meditazione contribuiscono ad alleviare lo stress mentale e l'ansia, con effetti positivi sul benessere psicologico. Lo yoga può avere un ruolo importante negli aspetti psicosociali e nel recupero dei pazienti con COVID-19 che sono stati isolati e disimpegnati, in particolare attraverso la regolazione degli stati ansiosi.

 

La pratica dello yoga è una potenziale strategia per migliorare l'immunità innata e la salute mentale, il che giustifica il suo uso come trattamento aggiuntivo nel COVID-19. Diversi studi hanno dimostrato diversi effetti cardioprotettivi dello yoga, in grado di prevenire lesioni polmonari e cardiache, un aspetto importante anche per il COVID-19. L'apparente associazione dello yoga con l'aumento dell'attività della melatonina può essere un altro aspetto vantaggioso contro l'infezione da COVID-19, dato che la melatonina ha un ruolo nel trattamento delle infezioni virali. È stato osservato che la pratica dello yoga migliora la broncopneumopatia cronica ostruttiva, con un aumento della tolleranza all'esercizio fisico. Poiché il COVID-19 ha un'alta mortalità dovuta all'infezione polmonare, lo yoga può essere efficace nel prevenire la morte prematura da infezione polmonare legata al COVID-19.

 

Lo yoga è una pratica semplice, sicura e a basso costo per migliorare la qualità della vita, e influenza positivamente i parametri fisiologici e biochimici dei praticanti. Lo yoga può essere praticato da chiunque, non richiede infrastrutture ed è un'attività individuale rigenerante che può essere facilmente praticata durante i periodi di isolamento sociale come quelli che stiamo vivendo con la pandemia di COVID-19m che attraverso sessioni di tele-yoga.

 

Nel contesto della pandemia COVID-19, lo yoga può migliorare lo stato di salute mentale, l'immunità contro le infezioni virali, i parametri di salute sistemica, la qualità della vita e/o le possibilità di sopravvivenza dei pazienti con comorbidità.

 

Come usare lo yoga nei pazienti con COVID-19

Il pranayama, una delle componenti principali dello yoga, sembra essere una buona strategia per questi pazienti, non solo per alleviare la dispnea, ma anche per il benessere psicologico. La pratica costante del pranayama migliora la funzione e la capacità polmonare rafforzando i muscoli inspiratori ed espiratori, aumenta la capacità vitale, riduce la frequenza cardiaca e diminuisce la pressione arteriosa sistolica

 

  • L'anuloma-viloma, un tipo di pranayama caratterizzato dalla respirazione alternata attraverso le narici, rimuove i blocchi minori, equilibra il flusso del respiro in entrambe le narici e riduce il battito cardiaco e la pressione sanguigna.
  • Il Sudarshan Kriya Yoga (SKY), una tecnica avanzata di respirazione ritmica ciclica controllata, è in grado di aumentare l'immunità generale contro varie infezioni microbiche, fungine e virali.
  • Il Bhramari, un pranayama caratterizzato da un'espirazione prolungata che produce un ronzio simile a quello delle api, aiuta ad alleviare lo stress e la tensione cerebrale e a gestire la depressione, l'ansia e l'insonnia nei pazienti con COVID-19 È stato osservato che il Bhramari ha un impatto positivo sulla salute psicologica e sulla qualità del sonno dei pazienti con COVID-19 durante l'isolamento domiciliare.
  • Gli asana proposti ai pazienti con COVID-19 devono essere facili da eseguire per non provocare malessere da sforzo, dato che la stanchezza è uno dei sintomi più comuni del COVID-19. Gli asana isometrici sono stati utilizzati con successo per la sindrome da fatica cronica, una malattia che condivide alcune caratteristiche con il long-COVID-19, in particolare la grave stanchezza.
  • La meditazione ha dimostrato di avere effetti significativi su diversi marcatori infiammatori nei pazienti COVID-19 e dovrebbe essere utilizzata con il trattamento standard per promuovere la salute e il benessere generale. Con la meditazione, i periodi di convalescenza tendono a essere più brevi e la guarigione dalla malattia è più rapida.
  • La meditazione mindfulness è potenzialmente adatta per il trattamento dei disturbi clinici e potrebbe facilitare il mantenimento di una mente sana e aumentare il benessere.

Yoga per gli effetti associati al COVID 19 nei non malati (stress nei sanitari, effetti del lockdown, ansia/paura causati dalla pandemia, isolamento sociale)

  • Gli operatori sanitari sono stati e sono tuttora sottoposti a forti carichi di stress durante la pandemia COVID-19. Un intervento di yoga può essere un aiuto importante per raggiungere un benessere psicofisico stabile in questo ambiente di lavoro stressante. Gli operatori sanitari che hanno praticato yoga durante la pandemia hanno mostrato un livello di stress e disagio psicologico significativamente inferiore rispetto a quelli che non hanno praticato yoga.
  • Una delle fasce d'età più colpite dal lockdown prolungato sono i giovani, soprattutto gli studenti. La pratica regolare dello yoga può avere un impatto positivo sui fattori fisiologici, emotivi e immunologici degli studenti, migliorando il loro benessere e il loro rendimento scolastico.
  • I lavoratori che usano lo smart-working e che hanno praticato yoga per 10 minuti al giorno per un mese, utilizzando una piattaforma web durante il lockdown, hanno mostrato una riduzione dei disturbi agli occhi, alla testa, al collo, alla parte superiore della schiena, alla parte inferiore della schiena, al polso destro, ai fianchi e alle natiche e dei disturbi dell'umore, rispetto all'assenza di cambiamenti, o addirittura al peggioramento dei sintomi, in chi non ha praticato yoga

Conclusione

Gli effetti psicologici della pandemia di COVID-19 sono particolarmente preoccupanti e interessano milioni di persone in tutto il mondo che sono direttamente o indirettamente colpite dalla malattia.

Gli approcci mente-corpo, che sono stati utilizzati come strategia coadiuvante per altri disturbi, vengono oggi considerati anche per i pazienti e gli operatori sanitari colpiti dal COVID-19. Queste strategie a basso costo e di semplice utilizzo possono essere di fondamentale importanza per proteggere la popolazione mondiale dai sintomi associati alle malattie mentali. Lo yoga in particolare, che si basa su asana, pranayama e meditazione, sembra essere particolarmente adatto per il recupero dal COVID-19, una situazione caratterizzata da affaticamento intenso, debolezza muscolare, dispnea e problemi di salute mentale. Grazie alle sue proprietà, lo yoga viene proposto come strategia di scelta.

Sono necessarie ulteriori ricerche per dimostrare l'efficacia dello yoga nella fase di recupero del COVID-19 (long-COVID), poiché attualmente non esistono trattamenti disponibili, in particolare per alleviare i disturbi mentali causati dalla malattia.

Capela Santos D et al. Yoga for COVID-19: An ancient practice for a new condition – A literature review. Complementary Therapies in Clinical Practice 50 (2023) 101717