Gli effetti visibili di stress da combattimento risalgono fin dai tempi antichi. In guerre più recenti, sono stati chiamati “cuore da soldato”, “esaurimento da battaglia” e “trauma da bombardamento”. Comunque sia, da secoli è evidente che sopportare gli orrori della guerra può diventare impossibile per molti soldati. Il dolore cronico e il disturbo da stress post-traumatico da stress (PTSD) sono eventi comuni nei veterani: se presenti insieme, il quadro clinico è più grave e la prognosi più sfavorevole. Quando i problemi mentali ed emozionali si fanno evidenti, i militari di oggi spesso finiscono nelle mani di uno psichiatra e vengono trattati con psicofarmaci.

Lo yoga ha dimostrato di essere efficace sia per il dolore cronico che per il PTSD: questa ricerca, promossa dal Veterans Affairs Medical Center, USA, ha valutato l’effetto di un intervento di yoga in 49 veterani di guerra (61% maschi, età media 51 anni), affetti sia da dolore cronico che da PTSD, che hanno completato un ciclo di sedute yoga della durata di 4 anni

I risultati hanno mostrato la riduzione dei sintomi complessivi del PTSD, misurato con test specifici (Checklist PTSD per il DSM-5), comprese le variazioni negative della cognitività, dell'umore, dell’eccitazione e della reattività. I veterani hanno anche riferito un miglioramento significativo della capacità di partecipare alle attività sociali e una riduzione significativa della cinesiofobia (paura del movimento o dell'attività fisica). E’ stato infine indagato il grado di soddisfazione personale sulla tecnica yoga praticata e sui risultati ottenuti: su un range di soddisfazione da 1 (abbastanza insoddisfatto) a 4 (estremamente soddisfatto), il punteggio medio è stato 3,74.

Lo yoga è un intervento fattibile, efficace e ben accettato anche in popolazioni di pazienti particolari, come i veterani di guerra con gravi disturbi psichiatrici, come il dolore cronico e la PTSD.